Determinante per l'elaborazione del nuovo stile, solitamente definito classico, è lo straordinario sviluppo della musica strumentale e delle forme a essa legate.
Il perfezionamento tecnico di numerosi strumenti,l'abilità crescente degli esecutori della nascita di una vera e propria tecnica di strumentazione contribuiscono all'affermazione dell'orchestra classica e alla messa a punto del suo organico.
La necessità già avvertita in epoca barocca di meglio definire le funzioni degli strumenti trova adesso la sua compiuta realizzazione attorno al gruppo degli archi, cuore insostituibile di tutto il complesso orchestrale,gli strumenti si raggruppano in famiglie(legni, ottoni e percussioni), ognuna delle quali ha una sua precisa funzione timbrica e strutturale.
1776: Così riorganizzata, l'orchestra settecentesca porta al successo i nuovi generi della musica classica, primo fra tutti la Sinfonia. In un periodo dominato del melodramma, la sinfonia deve la propria fortuna alla capacità di esprimere sentimenti ed emozioni e, grazie all'adozione della forma sonata, di evocare situazioni drammatiche con i loro intrighi e le loro risoluzioni, senza l'ausilio delle voci.
Le Sinfonie composte da Haydn, Mozart e, in parte, Beethoven costituiscono il repertorio più caratteristico e significativo del periodo classico. Per il suo carattere fortemente spettacolare il concerto per strumento solista e orchestra è un'altro genere di grande successo: al solista sono infatti riservati ampi spazi destinati all'improvvisazione e all'esibizione del suo talento virtuosistico.
La Sonata vive una profonda trasformazione: dedicata inizialmente al clavicembalo, comincia poco per volta a preferire le sonorità più potenti e duttili del pianoforte, il cui carattere espressivo, così diverso da quello garbato e salottiero del clavicembalo, è capace di dar voce ai moti più profondi dell'anima. La musica strumentale destinata a piccoli complessi da camera conosce un grande impulso: Duo, Trio, Quartetto, Quintetto diventano le formazioni più diffuse nelle quali si afferma un linguaggio musicale dal carattere più intimo e aperto verso nuove soluzioni.
1789: Alla fine del settecento la musica incomincia a svincolarsi definitivamente dalle pratiche e dalle funzioni sociali cui era stata legata sin da secoli precedenti: i legami con le cerimonie delle corti e del clero si sono allentati e la musica è diventata uno spettacolo destinato a un pubblico più vasto e differenziato dal punto di vista sociale. Mentre il Melodramma trionfa nei teatri pubblici di tutta Europa, alternando opere serie e opere buffe, si diffondono sempre più numerose le sale da concerto come nuovo luogo di consumo musicale a pagamento, dove un pubblico borghese in continuo aumento ascolta le novità dei musicisti più importanti. La maggior circolazione di musica dovuta ala diffusione dei concerti pubblici produce un considerevole incremento del dilettantismo, un fenomeno che riguarda adesso ampi strati della borghesia e che porta l'editoria musicale a una importante sviluppo. L'invenzione del procedimento litografico abbassa i costi della stampa e rende più accessibile l'acquisto della musica. Per far fronte alle richieste del nuovo mercato musicale nascono importanti casi editrici nella principali città europee. Questi aspetti del consumo musicale accompagnano la graduale trasformazione della figura del musicista, che si compirà definitivamente nell'800: le nuove possibilità di lavoro vi consentiranno di abbandonare a poco a poco il ruolo del musicista dipendente per diventare un libro professionista.
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