Cesare Bocci
Cresciuto a Camporotondo di Fiastrone, assieme ai genitori e ai fratelli Anna Rita e Gaetano, scopre relativamente tardi la passione per la recitazione.
Iscritto alla facoltà di Geologia dell’Università di Camerino, frequenta contemporaneamente una scuola di recitazione a Tolentino, seguito dall’insegnante Marina Carloni, che lo sprona a intraprendere la carriera di attore.
Segue il consiglio fondando con un gruppo di colleghi la Compagnia della Rancia di Tolentino, con la quale muove i primi passi sul palcoscenico.
A 23 anni, sostenuti tutti gli esami del corso universitario, abbandona l’elaborazione della tesi di laurea per trasferirsi a Roma, dove si mantiene con umili lavori, cameriere, imbianchino, pony express, e affronta tanti provini, per il teatro, il cinema, e la televisione.
Fa il suo esordio in tv nel 1988 nella serie “Zanzibar” di Marco Mattolini, cui segue l’anno successivo un'altra serie, “Classe di ferro” di Bruno Corbucci.
L’esordio cinematografico risale al 1990 in “L’aria serena dell’Ovest” di Silvio Soldini. Seguono piccoli ruoli al cinema e in tv, che non gli offrono la possibilità di fare il grande salto.
Ricordiamo, tra le varie realizzazioni: “Il muro di gomma” di Marco Risi, del 1991, pellicola che indaga sulla strage di Ustica; “L’angelo con la pistola” di Damiano Damiani, del 1992, e sempre del 1992 la partecipazione alla serie tv “Quelli della speciale”.
Nel 1993 recita in “Giovanni Falcone” di Giuseppe Ferrara e in “Condannato a nozze” di Giuseppe Piccioni; nel 1994 in “Aquero” di Elisabetta Valgiusti, ambientato nel mondo dei trans; nel 1995 in “Il cielo è sempre più blu” di Antonello Grimaldi; nel 1997 in “Cosa c’entra con l’amore” di Aldo Speroni, e nella longeva fiction Rai “Un posto al sole”.
È il 1999 l’anno della svolta, Alberto Sironi, il regista di “Il Commissario Montalbano”, gli offre la parte di Mimì: tutto cambia per Cesare, gli si aprono tante porte e la sua carriera decolla. Questo ruolo di ligio poliziotto, simpatico donnaiolo, sempre pronto alla battuta, braccio destro dell’amato commissario, gli regala una popolarità inaspettata, cha fa da trampolino al suo successo professionale. Seguono infatti, oltre alla continua collaborazione con Sironi e Zingaretti – Montalbano, tanti lavori in tv, tra cui ricordiamo: “Un medico in famiglia 2” di Riccardo Donna e Tiziana Aristarco del 2000; “Tequila e Bonetti” di Bruno Nappi e Christian I. Nyby, sempre del 2000; “Il bello delle donne” del 2002; “Elisa di Rivombrosa” di Cinzia Th Torrini, del 2003, e il suo sequel, “Amanti e segreti” di Gianni Lepre del 2004; “Il cuore nel pozzo” di Alberto Negrin del 2005; “L’Ispettore Coliandro - Il giorno del lupo” dei fratelli Manetti, del 2006; “Terapia d’urgenza” del 2008, dove interpreta il primario Sergio Danieli, “Sant’Agostino”, di Christian Duguay del 2010, il film tv su Papa Pio XII, “Sotto il cielo di Roma”, "Provaci ancora prof. 4" nel 2012.
Tra le prove per il grande schermo ricordiamo quella in “Almost Blue” di Alex Infascelli, nel 2000, e in “Princesa”, di Enrique Goldman, del 2001.
Nel 2004 lo troviamo in tre pellicole: i drammatici “Comunque mia” di Sabrina Paravicini; “Io che amo solo te” di Gianfranco Pannone, e il cinepanettone di Neri Parenti “Christmas in Love”.
Nel 2005 ha un ruolo nel thriller “Contronatura” di Alessandro Tofanelli.
Bocci è rimasto sempre attivo anche a teatro, tra le tante pièce meritano di essere ricordate: “I dialoghi delle Carmelitane”, “Amleto, “Cenerentola”, “L’arlecchino innamorato”, L’Aretino Pietro”, “Cavalleria Rusticana”, “La piccola bottega degli orrori”, “Sweet Charity”, musical di successo dove affianca Lorella Cuccarini, e “Testimoni” per la regia di Angelo Longoni, nel 2010, quando torna a calcare le tavole del palcoscenico con la Compagnia della Rancia. E’ sposato con Valeria e hanno una figlia.
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