giovedì 6 giugno 2013


 Biografria del cavallo :                      


EQUUS CABALLUS
Il cavallo è un mammifero perissodattilo di grossa taglia. La parola cavallo deriva dal latino căballus, che indicava però principalmente il cavallo da fatica o castrato, invece in latino cavallo si dice ĕquus, da cui il nostro equitazione. L'aggettivo ippico invece dal greco 'ίππος (híppos) che significa appunto cavallo.
Appartiene al genere Equus, unico della famiglia Equidae. Studi archeologici rivelano una domesticazione più tarda rispetto ad altri animali, all'incirca verso il V millennio a.C. nelle steppe orientali dell'Asia, mentre in Europa lo si inizierebbe a vedere non prima del’III millennio a.C. Si suppone che la domesticazione sia avvenuta a partire da una sottospecie estinta delle steppe asiatiche, il tarpan. Viene utilizzato come cavallo  da tiro, da sella e recentemente, come animale d'affezione. È in grado di rinselvatichirsi e di sopravvivere autonomamente allo stato brado.
Frutto di una lunga e ben conosciuta evoluzione, il cavallo presenta un'elevata specializzazione morfologica e funzionale all'ambiente degli spazi aperti come lepraterie, in particolare ha sviluppato un efficace apparato locomotore e un apparato digerente adatto all'alimentazione con erbe dure integrate con modeste quantità di foglie, ramoscelli, cortecce e radici.

I cavalli si dividono in base alla corporatura :dolicomorfi, mesomorfi e brachimorfi, in base al temperamento:a sangue freddo, mezzo sangue e i cosiddetti purosangue. Il tipo brachimorfo comprende le "razze pesanti": cavalli da tiro: shire, vladimir, gispy vanner.... Il tipo dolicomorfo comprende le "razze leggere da sella" :purosangue inglese,arabo, trottatori, ecc… il tipo mesomorfo comprende le "razze da sella" :inglese e americana, Quarter Horse, trottatori, ecc…
LE RAZZE
 La razza più conosciuta è lo Shire: forte, resistente, docile. Molto precoce, può essere messo al lavoro già a tre anni.
Mantello: il colore più diffuso è il morello (nero) ma ci sono anche baio e grigio. Gli stalloni non possono essere sauri e roani, quest'ultimo colore è invece ammesso per femmine e castroni. Sono presenti in quasi tutti gli esemplari di questa razza grandi balzane e una lista larga. Dal ginocchio scendono dei lunghi e abbondanti ciuffi di pelo.
Altezza al garrese e peso: l'altezza si aggira fra il 1,65-1,80 m. ma si è arrivati anche ai 2,20 m. col "cavallo di Sampson", che detiene tuttora il guinness dei primati come cavallo più alto di tutti i tempi.
LA RIPRODUZIONE
Benché sia il maschio sia la femmina del cavallo raggiungano la maturità sessuale all'età di circa due anni, in allevamento raramente vengono fatti riprodurre prima dei tre. Al termine della gestazione, che dura 11 mesi, nasce generalmente un solo puledro; è diffusa la fecondazione assistita nei trottatori mentre non è permessa nelle razze da galoppo. Generalmente i maschi non destinati alla riproduzione vengono castrati al fine di ottenere un animale più tranquillo per la monta, mentre vengono sterilizzati con la sola resezione dei dotti deferenti i maschi destinati al ruolo di "stallone ruffiano" cioè per accertarsi che la femmina sia davvero disposta all'accoppiamento onde evitare rifiuti con possibile danneggiamento allo stallone riproduttore. La longevità arriva e supera abbastanza facilmente i 40 anni[6] anche se la vita media dei cavalli in Italia si aggira tra i 25 e i 30 anni sia perché logori dal carico di lavoro impostogli, sia per la progressione della razza che rende controproducente tenere a lungo animali da reddito.




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